mercoledì 28 novembre 2012

Anima vintage


Prima di tornare ai suggerimenti per i decori natalizi, riprendiamo la scoperta di abitazioni che ci possono colpire per alcune loro caratteristiche peculiari. Stavolta parliamo di un appartamento in milano, nel Quartiere Bovisa in una palazzina anni 30.  L'architetto Lorena Masdea, lo ha "riempito" con arredi Vintage, recuperati tra negozi specializzati e mercatini. Una voce particolare merita il colore.

 
 

Gli arredi recuperati vanno dalla poltroncina a dondolo Plastic Chair RAR di Eames al mobile radio/giradischi Grunding di stampo nordico, dalla Parentesi di Achille Castiglioni al divano Sleep-o-matic di Marco Zanuso. Inoltre, tra le poltrone anni '40 ereditate dalla nonna e lalampada Tolomeo di De Lucchi,  si arriva all'effetto più industriale della zona pranzo. Il tavolo, un tempo scrivania del nonno grafico, è in netto contrasto di forme con le sedie danesi acquistate in un mercatino e rifoderate di pelle rossa, come altri dettagli della zona giorno. L’illuminazione è un vecchio lampadario da officina.

 
 


Oltre a una scelta netta di pezzi di design degli anni a cavallo tra 1950 e ‘70, il segreto che lega le stanze in un sottile filo conduttore è il parquet dei pavimenti che ben si adatta al bianco delle pareti, spezzato da tocchi di colore. Proprio al potere espressivo delle pitture e dei loro contrasti, l’architetto ha affidato di volta il volta il compito di rispecchiare l’anima dell’ambiente.
Ancora,  vecchi mobiletti in ferro si alternano alle stampe grafiche in onore di Massimo Vignelli e Wim Crouwel, mentre sul lato opposto vige il forte contrasto tra la poltrona rossa anni '50 e i toni forti del giallo, del color petrolio e dell’azzurro del soffitto. La camera da letto è molto semplice: letto futon, stucchi ai soffitti, lampada da soffitto Falkland di Bruno Munari una foto-sequenza ciclica sul sogno di Duane Michals. Anche la stanza da bagno, completamente ristrutturata, ha un aspetto minimal, con pavimentazione in cemento trattato.

 
 

Altre note di Dettaglio: la pareti realizzate in color carta da zucchero sono state pensate per unire gli ambienti Living e Cucina; le stampe sono degli Originali Russi degli anni 50'. Per l'ambiente cucina è stata scelta una Rubik di Ikea rivestita in acciaio, interrota da una stufa Gasfire bianca; l'orizzontalità ulteriore, semplicemente da una lunga mensola con stampe chiare a seguire.

 

Fonte:
http://atcasa.corriere.it/Le-case/In-citta/2012/02/16/casa-vintage-milano-lorena-masdea.shtml

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le casette per gli uccelli

8 commenti:

valerietilsten59.blogspot.com ha detto...

I love this apartment. It really has given light to the early late 50's early 60's.. We used to have a grundig radiogram when i lived with my parents..and two chairs the same as in the lounge.. great images Franc.
These people have taken a lot of time to get this together.
baci
val

Unknown ha detto...

Un progetto davvero interessante!

Jenny ha detto...

This is a beautiful house. I'm drawn to the colors, design and paintings. xo Jenny

Raffaella ha detto...

Come ben sai, la mia anima è vintage ma pure shabby, così non è proprio il mio genere l'arredamento di questo appartamento, anche se devo ammettere che ha degli spunti interessanti...

Cucina Mon Amour ha detto...

Ciao
Bello questo apto. Mi piace.
Io sto iniziando a fare qualche lavoretto per casa e non vedo l'ora di vedere pronto...
Ci vorra' un po' di tempo.
Un abbraccio.
Thais

ultimo tocco ha detto...

Hai ragione Francesca, abbiamo molte passioni in comune.
questo appartamento è arredato veramente con gusto. Adoro il design anni '50 e anch'io ho ereditata delle poltroncine rosse di cui sono orgogliosissima.
Piacere di incrociarti in rete. Tornerò spesso a trovarti.
Ciao
V.

Mary Palumbo Collings ha detto...

Francesca, Grazie di essere passata a trovarmi. Bellissimo questo appartamento! Io trovo bellezza in tutti gli diversi stili di arredamento. Tre blog! Certo che sei impegnatissima !
Ciao a presto...

Anonimo ha detto...

E pensare che che alcune poltrone degli Anni 50 che avevo in casa, le ho buttate! Sigh!!! Luisa