martedì 3 marzo 2015

UNA SHOPPER MUST, LA CABAT DI BOTTEGA VENETA


Forse per chi non segue molto la moda, il termine CABAT, può non dire nulla, di certo le cose cambiano quando invece si incontra la sua immagine, su carta o dal vero. Sto parlando di un borsa, di una shopping bag o, come si dice anche di una Tote, ossia di una borsa dalle grandi dimensioni, adatta per lo shopping.
La particolarità di questa borsa è però la sua lavorazione, assolutamente artigianale, in cui delle fettucce sono intrecciate a formare il tessuto: la CABAT quindi, oltre che come un must va intesa anche come un prodotto realizzato da maestranze italiane, in laboratorio.



Bottega Veneta è un marchio di moda nato a Vicenza nel 1967, fondato da Michele Taddei e Renzo Zengiaro. Da subito il marchio ebbe un grosso successo a livello internazionale, tanto da essere amata dal Jet Set Newyorkese  e non solo. Le borse di Bottega Veneta vennero usate nel film “American Gigolò” dalla bellissima Lauren Hutton. Bottega Veneta non aveva mai usato loghi puntando sullo slogan “When your own initials are enough“; dopo alterne vicende, finalmente nel 2001 con l’acquisizione da parte del gruppo Gucci e l’arrivo di Tomas Maier, Bottega Veneta ritorna al successo.


 
Tomas Maier, il Direttore Creativo della griffe, ha puntato sulla lavorazione artigianale e sugli intrecci che, sono stati e sono anche oggi, il punto di forza e il segno distintivo della griffe. Tomas Maier ha inventato la Cabat ed ha riportato la griffe agli antichi splendori. La lavorazione della pelle di Bottega Veneta è fatta da maestri artigiani, infatti per realizzare una sola Cabat bag sono necessari 2 giorni di lavoro e due diversi artigiani, la peculiarità sta nel fatto che la Cabat è realizzata in pelle lavorata a mano come se fosse paglia ed è intrecciata sia all’esterno che all’interno.
Ogni anno sono prodotti solo 500 esemplari, rendendo così la tiratura limitata; i prezzi partono dai 2.100,euro


Dal sito "Bottega Veneta":
IN ORIGINE FU LA CABAT
La Cabat, primissima borsa disegnata da Tomas Maier al suo arrivo nel 2001, racchiude in sé il lusso discreto che contraddistingue Bottega Veneta. Sofisticata, senza tempo e funzionale, realizzata intrecciando a mano fettucce in pelle su entrambi i lati, è un esempio eccezionale di artigianalità. Ogni esemplare richiede due giorni di lavorazione da parte di due artigiani dedicati e si presenta senza fodera: il suo interno è infatti bello quanto l’esterno.
 
LA TECNICA DELL’INTRECCIO
Approssimativamente 100 fettucce – lunghe 1,60 mt ciascuna ed equivalenti a 12 pelli – vengono utilizzate per la Cabat in versione large. Il laborioso processo di creazione di una Cabat necessita di due abili artigiani e di due giorni di lavoro. Questa particolare lavorazione artigianale può essere eseguita soltanto in piedi e richiede una notevole forza fisica, soprattutto alle braccia, al fine di intrecciare perfettamente tutte le fettucce seguendo il preciso schema diagonale. 
 

1 commento:

Sara ha detto...

Mi viene in mente una puntata di Report in cui si parlava delle borse...