martedì 29 gennaio 2013

Piccole Soddisfazioni Sanitarie


Per alcuni motivi di carattere medico ho bisogno di una prima visita gastroenterologica; dopoqualche giorno, seguendo le preziosissime indicazioni della mia amica Loredana, riesco ad ottenere un appuntamento per il giorno X alle ore 10,00 presso la ASL di C/provincia di Frosinone con il medico Giovanni da me specificatamente richiesto.
Il giorno X, con le mie ore di permesso, con i miei 20,00 euro nuovi nuovi di benzina e con il mio numero di prenotazione, vado all'appuntamento 30 min prima; prendo il mio numerino, pago il ticket, 34,00 euro e lordi e mi dirigo all'appuntamento prefissato. Trovo davanti a me almeno altri 3 clienti; consegno la ricetta, mi guardo intorno, verifico il nome del medico sulla targa: Giovanni, bene!
No, male! Intanto scopro che non si và per appuntamento ma per fila, quindi chi arriva prima, prima entra, poi che nella stessa mattina, si effettuano anche gastroscopie, quindi gli orari si allungano in maniera spaventosa, poi soprattutto che il medico Giovanni è sostituito dal medico Antonio, e che la cosa capita spessissimo!
Nulla togliendo ad Antonio, io però ho prenotato Giovanni scegliendo di conseguenza una asl distante 19 km dalla mia e non solo, se la cosa è ripetuta e risaputa non è proprio corretto; per non parlare dell'orario. Tra le altre avrei anche altri appuntamenti, in uno dei paesi confinanti. Provo ad instaurare un piccolo dialogo tra i miei compagni di sventura:
.....si, vabbhè...
qui in italia non funziona niente....
....la solita storia.....
fà tutto schifo....
....servirebbe una bomba atomica.....
evito alcuni francesimi ed altre note di colore!
Ore, 9,30; ore 10,00; ore 11,00 e solo due pazienti entrati; ne manca ancora uno prima di me ed io ho un altro appuntamento; ore 11,15: toc toc: mi scusi, potrebbe dirmi qual'è iter corretto per il rimborso?
Rimborso, rimborso? perchè?
Sento le occhiate degli altri pazienti che mi giudicano un'eroica suffraggetta assunta in quel momento a paladino dei diritti sanitari di tutti....
Perchè ho prenotato per le 10,00 sono le 11,15 e ancora niente, ho prenotato Giovanni e vedo Antonio; basta? OK, ecco la ricetta, vada in ufficio.
Ufficio; buongiorno, vorrei un rimborso; perchè? Ripeto la tiritera.......
Devo trovare la pratica; mi ripeta i motivi esattamente, mica posso ridarle i soldi così.....Ripeto....
Documenti, codice fiscale, patente, gruppo sanguigno....etc...etc...
Restituzione, Firma.....Via!
Ore 11,30; arrivo puntuale al mio secondo appuntamento; ho perso ore di permesso, benzina, tempo e visita, ora dovrò ricominciare daccapo.......
.......MA VUOI VEDERE CHE SODDISFAZIONE!


PS: magari se facessimo valere i nostri diritti ogni tanto?

venerdì 25 gennaio 2013

Jenny Packham Style | Quando l'abito è Senza Tempo

Ogni tanto mi lascio prendere dal Mondo Fashion che, dichiaro subito, non è proprio il mio habitat naturale; ogni tanto mi lascio illanguidire dai ricami, dai tulle, dal morbido, dai colori chiari, insomma in questo caso da Jenny Packham. Ammetto di averla sentita nominare le prima volta per caso qualche anno fà, per un Wedding Famoso e poi ovviamente anch'io l'ho riconosciuta come famosissima a livello planetario, per la scelta fortunosa fatta dalla Duchessa di Cambridge.
Il mio interesse volge soprattutto agli abiti da sposa, quelli più fluttuanti ma fluidi, quelli più vaporosi ma eteri, ma anche le altre collezioni non sono da meno e potrei continuare con altri superlativi aggettivi.
Diciamo che in questo stile evidenzio la leggerezza dei tessuti, l'impalpabile, l'eleganza, ma anche la perizia nei dettagli e la dovizia di alcuni particolari. Ho selezionato alcune immagini che spero vi piacciano!

 
 
 
 
 
 
"..............Nella lista delle spose in Jenny Packham cominciano a figurare molti nomi italiani. L’ultima sposa sedotta dallo stile anni ’30 della stilista inglese la neo moglie di Daniele Silvestri, Lisa Lelli; prima di lei, nel giugno 2011, la modella Alena Seredova, moglie del portiere della Nazionale Gianluigi Buffon. Ma tra le clienti habitué della maison britannica figurano da tempo star internazionali come Kate Winslet, Sandra Bullock, Taylor Swift, Miley Cirus, Dita Von Teese e moltissime altre ancora. Tra tutte, la più affezionata della griffe è la duchessa di Cambridge, Kate Middleton che spesso ha calcato il red carpet delle ultime occasioni mondane in un look Jenny Packham. Ricordate l'abito verde acqua che Kate ha indossato per il concerto al Royal Albert Hall dello scorso maggio? Era un modello da sposa - Dentelle- realizzato per lei in verde. Ma cosa conquista dello stile Jenny Packham? Lo abbiamo chiesto alla stilista stessa, di passaggio a Milano per la presentazione della collezione bridal 2013...."
estratto da Vanity Fair

Fonti:

giovedì 24 gennaio 2013

Il Rientro, i Biscottini di Frolla ed il Bacio di Darcy

Buongiorno a tutti, stamattina siamo leggeri e quindi solo delle piccole informazioni di prammatica ed una bella ricetta. Intanto oggi rientro al lavoro dopo un piccolo intervento chirurgico al consorte...ed anche questa è fatta; adesso aspettiamo soltanto l'esito finale ma, sembra che si presenti bene.

Questa mattina, nel solito giro/blogger trovo un post su dei biscottini molto/molto carino, in cui mi colpisce la foto, anche l'occhio vuole la sua parte, ma soprattutto la parola "morbido", parola che per un celiaco è molto rara; si tratta infatti di biscottini con frolla morbida senza glutine. Copiata immediatamente, registrata, salvata nell'attesa della realizzazione.
Ribadisco, non si tratta di farina del mio sacco, ci tengo: la ricetta è "Biscotti da the con frolla morbida di riso" ed è estrapolata dal blog, molto bello anche, "La ricetta della felicità", di cui mostro il link in basso ed a cui vi rimando:

Ricetta e Procedimento
BISCOTTI DA THE con frolla morbida di riso

per la frolla :
90gr di farina di riso
70gr di amido di mais
45gr di fecola di patate
50gr di burro
75gr di zucchero
1 uovo
un pizzico di sale
mezza bustina di lievito
aroma preferito (io zeste di limone)

per completare:
marmellata di mandarini di Daniela
zucchero a velo

Montiamo l' uovo con lo zucchero, quindi uniamo il burro ammorbidito a pezzetti. In una ciotola misceliamo e setacciamo le farine con il lievito, l'aroma e il sale e uniamola alla crema di uova, mescolando a velocità minima fino all'assorbimento di tutte le polveri. Il composto dovrà risultare compatto ma morbido.
Stendiamo la frolla con l'aiuto di un pò di farina (la tentazione di aggiungerne di ulteriore all'impasto è grande, ma voi resistete! Se la pasta dovesse risultare troppo morbida da stendere anche con la farina mettetela per un'ora a riposo in frigo), nello spessore di 3 millimetri e con un tagliabiscotti ricaviamo dei cerchietti di circa 3 cm (in forno gonfieranno molto). Inforniamo su teglia con carta forno a 190° per 5 minuti esatti e tiriamoli fuori ancora bianchi con i bordi lievemente colorati, senza spostarli dalla teglia prima di un paio di minuti.
Una volta raffreddati accoppiamoli, dopo averli spalmati con la marmellata. Completiamo i biscotti, con una spolverata di zucchero a velo.
Dimenticavo....il giorno dopo sono ancora più buoni!



Ed infine un altro piacevolissimo argomento: qualche tempo fà ho scritto un post dedicato al film "Orgoglio e Pregiudizio" tratto dal libro dell'amatissima Jane Austen. Mi aspettavo dei commenti, ma non così tanti, anche delle mail private e, questo ha messo in moto una certa curiosità che mi ha portato a scoprire che in Italia non sono state trasmesse alcune scene; il tutto non termina con Darcy che si dichiara ad Elisabeth, ma vi è una sorta di aggiunta, in cui, i protagonisti al chiaro di luna................basta così!
Volete vederlo?

http://www.youtube.com/watch?v=e1XQdJ-_pNM

Link per la ricetta:
http://www.laricettadellafelicita.com/2013/01/biscotti-da-con-frolla-morbida-di.html?showComment=1359020303951#c4149110094535581801

venerdì 18 gennaio 2013

Le Rose Floribunda ed un anticipo di Rosa Iceberg


Continuando sul variegato e ampio mondo delle Rose, questa volta mi soffermo solo sul termine Floribunda, che già di primo acchito dà l'impressione di un qualcosa che fiorisce abbondantemente.
Mi soffermo solo su questo termine perchè stò già facendo confusione tra Inglesi, Antiche, Ibridi, Muschiate, Tea, Rugose e via discorrendo; non solo per i termini di per sè, ma anche perchè individuano ognuno delle macro classi che poi si intersecano tra loro, quindi per una principiante quale io sono è meglio procedere pian pianino e con ordine.
 
La Rosa Floribunda nasce nei primi del novecento dall’unione tra Ibridi di Tea e di Polyanthe. Le Floribunda sono rose presenti nei giardini e forse le più vendute nei vivai e negozi specializzati. Sono piante Rifiorenti, molto Ramificate che presentano Fiori Numerosi che si raggruppano e formano dei grandi mazzi; le piante sono di dimensioni medie ma, in alcuni casi, possono superare il metro di altezza.  Possono essere coltivate sia in piena terra che in vaso.

Le Rose  Floribunda preferiscono zona luminose ma nei climi particolarmente caldi, è preferibile la mezzombra. In genere questo tipo di rosa non è difficile da coltivare e non presenta particolari esigenze riguardo al terreno, ma quello da lei preferito è di tipo leggero, ricco di sostanza organica e molto ben drenato in quanto anch’essa teme i ristagni idrici. Nel caso di terreno pesante o argilloso, potremo mescolargli della sabbia e del terriccio universale. 
 
La messa a dimora della rosa floribunda va effettuata da ottobre a marzo, se si tratta di pianta in vaso andrà bene ogni periodo dell’anno. La propagazione come per le altre rose, può avvenire per talea, micropropagazione, innesto e propaggine. I fiori della rosa floribunda si sviluppano numerosissimi, ripetutamente ed hanno bellissimi e vari colori. Sono di piccole-medie dimensioni e si riuniscono in mazzi, sbocciato da maggio fino alla stagione invernale. Complessivamente la rosa floribunda è abbastanza rustica e resistente.
Quindi per fare un piccolo sunto fino ad ora; abbiamo due grosse famiglie di rose rampicanti, ossia le Sarmentose o Rambler e le Rampicanti o Climber; solo la maggior parte di quest'ultimo gruppo sembra essere Rifiorente, quindi del tipo Floribunda. Chiaro?
Qui di seguito alcune varietà:
Rosa floribunda Dearest:
Rosa floribunda Escapade
Rosa floribunda Red Golf
Rosa floribunda Queen Elizabeth
Dorothy Wheatcroft,
Escapade,
Evelyn Fison,
Frensham,
Golden Jewel,
Goldgleam,
Pernille Poulsen,
Pink Parfait,
Rosemary Rose,
Scented Air, Sea Pearl,
Shepherdess, 
Iceberg,
Irish Mist,
King Arthur,
Lilli Marlene,
Manx Queen,
Masquerade,
Molly McGredy,
News, 
Orangeade,
Gruss An Aachen....

Nota:
Consiglio vivamente la consultazione del Catalogo Cartaceo di David Austen.
E' presente su Orto e Giardino, un approfondimento sulla Rosa Climber Iceberg.

http://www.giardinaggio.net/Giardino/Rose/Rosa-floribunda.asp#ixzz2IJs5T7U6
http://vivaiolacampanella.com/rose.php?sel_cat=43
http://www.roserifiorentissime.it/index.php?page=shop.browse&category_id=2&option=com_virtuemart&Itemid=83
http://www.davidaustinroses.com/italian/Advanced.asp

http://traortoegiardino.blogspot.it/2013/01/la-rosa-iceberg.html

mercoledì 16 gennaio 2013

Le Rose: Rambler, Sarmentose, Climber, Rampicanti, Tea etc...iniziamo dalle Basi

Quest'anno, tra i pochi ma buoni progetti, vorrei dedicare particolare attenzione alle rose; sistemare secondo miglior criterio quelle già presenti e piantarne delle altre. Come la maggior parte delle persone "conosco le rose", ma come la maggior parte delle persone  "non le conosco affatto".....bene!
Partendo quindi da questo assunto, sarebbe necessario partire dall'inizio, quindi dalle basi; per ragioni del tutto pratiche e personali elimino la classe delle Rose a Cespuglio, e lascio solo, si fà per dire le Rampicanti. Provo a cercare qualcosa ma mi imbatto in termini quali, Rambler, Rampicanti, Sarmentose, Climber....aiuto!...... devono esserci delle differenze, si.... per forza! E dopo alcuni tentativi, via web e cartaceo, credo di essere arrivata ad alcune conclusioni!  
 
Rose Sarmentose
Si chiamano Rose Sarmentose, quelle rampicanti distinte dall'enorme sviluppo e dalla spettacolare fioritura, abbondante e molto prolungata, anche se unica nell'arco della stagione. I fiori si presentano in grandissimo numero, riuniti in corimbi, molto profumati. Data la loro natura si adattano bene alla decorazione di alti muri, grandi pergole ed archi, ma anche a scendere in una cascata lungo ripide sponde, a salire, guidate, su vecchi tronchi o alberi ad alto fusto. Utilissime, sono largamente utilizzate per nascondere costruzioni utili, ma antiestetiche come garage, ripostigli e locali tecnici. Molte hanno una ricca produzione di cinorridi colorati che rallegrano l'autunno e parte dell'inverno. Necessitano di scarsa manutenzione e, opportunamente potate, si rinnovano continuamente offrendo così piante sempre ricche di rami e fogliame.
Identificate anche come Rambler, sono piante robuste e molto resistenti, capaci di rivaleggiare nel terreno, con altre piante preesistenti. Malgrado la loro bellezza, spesso non compaiono nei giardini medi privati, anche considerando la scarsa presenza nei Cataloghi di Vendita e di Assortimento.

Tra le Rambler Sarmentose si annoverano:
Ibridi di Rosa Multiflora
Ibridi di Rosa Semprevivens
Albéric Barbier
Adélaide D'Orleans
Ghislaine de Féligonde
Iceberg
Marmeid......
Rose Rampicanti
Le Rose Rampicanti, chiamate anche Climber, sono delle rose con fioriture abbondanti ma non copiose come le Sarmentose, e adifferenza di queste ultime, possono essere Rifiorenti, quindi con delle fioriture continuate nel corso dell'anno. I fiori, spesso singoli, risultano più grandi delle Rambler.
Le Climber sono rose per lo più moderne, in genere hanno grandi fiori e sono ibridi di Tea o di Floribunda, molto rifiorenti, con fusti abbastanza rigidi e non molto ricchi di fronde. Su un piano puramente estetico, l'impatto è certamente minore se raffrontato con le fioriture delle Sarmentose.

Tra le Climber Rampicanti si annoverano:
Ibridi di Tea rampicanti
Bourbon rampicanti
Blush Noisette
Etoile de Hollande
Golden Gate
Maigold.....
Malgrado ciò mi rendo conto che, data la vastità degli assortimenti, gli Ibridi, e la corrispondenza degli stessi ceppi di alcune Famiglie, si possa fare spesso ancora confusione. Un buon aiuto mi è venuto comunque dal Catalogo delle Rose di David Austen, sia per le didascalie ma soprattutto per le immagini. Lo potete richiedere gratuitamente sul sito dedicato.

Per saperne di più:
http://www.nelgiardino.it/archivio/rose-climbers.html
http://www.giardinaggioweb.net/posts/254-potatura-rose-rampicanti-e-sarmentose-a-confronto
http://www.vivaioannapeyron.com/cms/gruppo-rose-sarmentose/rose-sarmentose.html

venerdì 11 gennaio 2013

The Pride and Prejudice | Un Romanzo di Jane Austen senza tempo

"E' verità universalmente ammessa che uno scapolo fornito di un buon patrimonio debba sentire il bisogno di ammogliarsi. 
Per poco noti che siano i sentimenti o le mire di un uomo di tal sorta, questa verità è così solidamente radicata nella mente delle famiglie circostanti, che subito, al suo primo apparire in una cerchia di vicini, egli viene considerato di diritto di proprietà dell'una o dell'altra delle loro figliole"
 
Ieri sera è stato ri/ri/ritrasmesso per l'ennesima volta, su Iris, Orgoglio e Pregiudizio, famoso film tratto dall'ancor più noto romanzo di Jane Austen Pride and Prejudice. Si tratta di un film, campione di incassi in America, realizzato nel 2005 dal regista Joe Wright. Tra i suoi interpreti principali si annovera Keira Knightley, Matthew Macfadyen, Brenda Blethyn, Donald Sutherland ed una splendida Judy Dench nella parte di Lady Catherine de Bourgh. Malgrado il film sia trito e ritrito, malgrado abbia letto il libro almeno 10 volte (10 volte vere!), malgrado non sopporti l'attrice protagonista (vabbhè), malgrado abbia ritenuto degni di nota il sempre eccellente Donald Sutherland e la magnifica Judy, oltrechè insignificante o poco sexy (eh, si...si parla anche di attrazione fatale) il protagonista, l'ho rivisto lo stesso fino alla fine. Perchè?

Ma perchè, in fondo in fondo, molto in fondo, casalinghe  o carrieriste disperate, siamo e rimarremmo sempre delle romanticone da strapazzo! Questa è la cruda realtà!!
Questo è quanto, ma per chi non avesse avuto la fortuna di leggere questo splendido romanzo, o almeno di non saperne nulla, ma non ci credo, questa di seguito è la trama:

Fine del 1700 , nell’Hartfordshire, campagna inglese. La Famiglia Bennet è disposta ad interpretare nel più servizievole e rigido dei modi ciò che ho riportato all'inizio del post: la ricerca di un buon partito; con ben 5 figlie femmine, impera un matriarcato dai toni isterici e civettuoli. Il Sig Bennet resta ad osservare con ironico distacco l’educazione impartita alle fanciulle dalla madre, basata su un unico fondamentale obiettivo: trovare assolutamente un marito, il miglior partito possibile. Solo trovare un uomo può dare un senso alla donna. Le tre sorelle minori seguono i precetti alla lettera, mentre la bellissima e dolce Jane e soprattutto la secondogenita  Elizabeth, vivace e brillante, sentono di voler misurare il mondo con qualche strumento in più. L’arrivo come nuovo vicino del giovane scapolo londinese Charles Bingley , con la sua cerchia d’amici, tra cui il misterioso e snob Mr Darcy  sembra miracolosamente porre fine alla penuria di pretendenti per le sorelle Bennett.
Se tutto si dispiega all’inizio in uno schema prevedibile, con corteggiamenti di rito e matrimoni di convenienza, gli avvenimenti della vita sconvolgeranno presto pregiudizi, convinzioni e,  ovviamente, l’orgoglio, per insegnare a cercare e difendere quello che nella vita è davvero importante. Il confronto con il romanzo si risolve nella scelta di una immersione il più possibile fedele nei caratteri e negli umori dell’epoca, dalla trasposizione in più punti del testo letterario, all’attenta ricostruzione di scene e costumi, fino alla scelta registica di uno stile visivo coinvolgente, con molti primi piani, dettagli e movimenti veloci di macchina a sottolineare le relazioni, ad imprimere vivacità e freschezza al quadro di piccola nobiltà inglese di provincia.
A finire, vorrei solo precisare che tra tutte le versioni cinematografiche, o meglio tra quelle trasmesse negli ultimi anni, preferisco di gran lunga quella che vede come protagonista Colin Firth. Si tratta di una versione trasportata in tv  nel 1995, con grande successo di pubblico. Una miniserie Pride & Prejudice, diretta da Simon Langton e prodotta dalla Bbc, con un Colin Firth in stato di grazia nel ruolo di Michael Darcy, secondo me perfetto tra fascino altero ed innata presunzione!

martedì 8 gennaio 2013

Terra di Siena in Val D'Orcia

Di nuovo una Cascina Ristrutturata, questa volta in Val d'Orcia, e questa volta anche la presenza di una designer d'eccezione, l'Architetto Paola Navone
 

«.....Lo spirito con cui abbiamo affrontato l'opera», racconta il proprietario, «è quello di edificare una nuova casa antica....."  Questo potrebbe essere lo slogan di questa casa, la riproposta di una struttura con la sua storia personale che torna a nuova vita con nuove funzioni.
 

Vediamo in dettaglio l'interno: i soffitti  sono stati ricostruiti con tavelle di cotto fatto a mano e le travi in legno di castagno, sono stati poi trattati con acqua e calce per attenuarne i colori. Porte e finestre sono state velate di grigio. Le inferriate in tondino di ferro battuto con tocco irregolare, non hanno ricevuto trattamenti di finitura se non un passaggio di vernice protettiva.
 

I muri hanno ricevuto un trattamento particolare: sopra una base di intonaci a gesso che assorbono senza omogeneità il colore, Paola Navone ha esibito la più sorprendente palette di tinte naturali: terre verdi, gialle e marroni in una sequenza di affinità e contrasti che regala calore ed emozioni in ogni stanza. Fuori, i colori della campagna, ed il famoso colore Terra di Siena.

 

Da notare gli ambienti interni, scarsi ma elegantissimi nei loro colori a calce e molto diversificati; notate le coperture, a volta in mattoni, a capriate o semplici. I bagni spartani ma sempre con elementi distinguibili, quali le vasche tradizionali smaltate in ceramica. I grandi saloni con divani rivestiti di tessuti grezzo  o cotone vellutato rosso. L'ambiente che preferisco: la cucina con il tavolo e la pasta fresca; valore aggiunto inestimabile.
Ed infine:
".............il proprietario ha ereditato cinquecento olivi e ne ha piantati altri mille. La nuova vigna dà uve di Cabernet Franc e Sangiovese, l'orto verdure, erbe aromatiche e peonie. ".......produco olio biologico, imbottiglio il vino, ho il latte di otto mucche e il miele.........."
Ecco, queste sono le cose che veramente invidio a questo fortunatissimo padrone di casa, anzi padrone di fattoria. Buona lettura!

Fonte:
http://www.marieclaire.it/Casa/In-Val-d-Orcia-la-rinascita-di-una-cascina-abbandonata-ristrutturata-dall-architetto-Paola-Navone

venerdì 4 gennaio 2013

Pentole e Padelle | Le Alternative al Teflon

Mi trovo nella necessità di dover riassortire tutte le mie padelle; devo dire che si conportate con un certo onore, ma ora dopo 10 anni circa e qualche graffio credo sia il caso di rimodernare. La maggior parte delle mie padelle, tutte antiaderenti fanno parte della Serie Ikea 365+ e Favorit, quindi di Range Alto e con uno strato di Teflon Professionale. La riuscita è stata veramente buona. Ma adesso con cosa cambiare considerato i nuovi studi sul Teflon?
Ormai è accertato che il Teflon, o meglio "....ciò che rende il rivestimento in teflon delle padelle potenzialmente pericoloso è il suo contenuto di PFOA (acido perfluorottanico). Si tratta di un emulsionante utilizzato proprio nella produzione del teflon..........il quale può essere in grado di favorire patologie che coinvolgono la tiroide. Inoltre il PFOA è stato dichiarato nel 2006 da parte della statunitense Environmental Protection Agency come un componente potenzialmente cancerogeno...."

 
Quindi, alla luce di questi studi, quale materiale scegliere? Ammetto che la casistica è sorprendentemente vasta; si và dal rivestimento in ceramica smaltata alle pentole in tintanio, ottime ma costose, a quelle in ghisa, che però sono anch'esse spesso smaltate, a quelle in allumio, leggeri ed economiche ma i cui residui alle alte temperature, possono creare lo stesso danni.
A seguire, l'acciaio, che necesssita sempre di grassi per la cottura, oppure la terracotta, ideale per cotture lente o il classico vetro in pirex che è però solo per la cottura al forno.

Sinceramente mi stavo orientando sul rivestimento in ceramica, ma crescono i miei dubbi a proposito delle nanotecnologie, e sul processo di produzione stesso. Partendo dal presupposto di scegliere un prodotto di qualità, quindi di Target Alto, cosa mi sapreste consigliare?

Fonti:
Le parti in corsivo sono tratte direttamente dai Siti di Riferimento elencati in basso; consiglio il primo per una elencazione molto semplice e discorsiva dei vari materili ed il secondo per le differenze commerciali dei vari tipi di Teflon utilizzati come rivestimento.

giovedì 3 gennaio 2013

Un Fienile Ristrutturato a Siena | Tra Pietra, Colore Bianco e Travertino

Fasti Floreali riprende le pubblicazioni questa mattina con questo bel Fienile; le foto le avevo già viste in precedenza, ma mi è sembrata la casa giusta per l'inizio dell'anno. Sono un'appassionata di Fienili Ristrutturati, li ho sempre considerati un bell'esempio di Passato e Presente, Modernismo e Tradizione ma solo nel rispetto delle Leggi del Restauro e della Storia personale della Casa, che deve comprendere anche l'intorno, l'ambiente. Insieme a tutto ciò, con parsimonia, un tocco Vintage o un pezzo selezionato di Design, penso si inserisca molto bene.


Il Fienile che ho scelto si trova in un piccolo borgo nelle campagne senesi, a Poggio al Leccio, tra Poggibonsi e San Gimignano, immerso in ettari di natura, tra i colori caldi ed avvolgenti della campagna toscana. Questa struttura, insieme con altre, sono state acquistate dall'Arch. Marco Magni , per farne un Ritiro di Campagna per sè ed i suoi parenti, come nella migliore tradizione delle famiglie italiche. Una parte del borgo è invece aperto ad ospiti e viaggiatori che vogliono approfittare delle bellezze di questi luoghi.

 
Il Fienile è composto da due piani ed un soppalco e si incentra sull'Area Living,   pensata prima di tutto come luogo di relazione, oltre che di fulcro della casa. Per ottenere questo effetto, si è pensato di mantenere l'ambiente aperto sugli spazi circostanti, che vedono il grande camino in pietra come il punto focale dell'intera zona. Il materiale utilizzato per il suo rivestimento è il travertino, che ben si accorda con il chiaro dei due divani dalla forma semplice ma sinuosa.

Per il resto degli ambienti sono stati utilizzati materiali di recupero tipici come il Cotto e la Pietra locale. Il travertino è stato impiegato in grandi formati per donare un senso di accoglienza e di calore con il suo color miele. Per le pavimentazioni ed i  rivestimenti sono stati invece scelti travertino scuro insieme a legno di rovere sbiancato. La scala e gli infissi sono stati realizzati in metallo smaltato, chiaro e scuro.


A piè Pagina:
Vorrei Ringraziare tutte le nuove amiche/i che si soffermano sul mio blog e che si iscrivono alla lista dei miei Followers; vi ricordo sempre di lasciare un link per poter essere ricontattateQui di seguito le ultime iscrizioni: grazie!

Laura Zeta di  http://www.ali-di-polvere.blogspot.it/
Jana Königová
Silvia Palmero di  http://silviamapetitemaison.blogspot.it/
Emanuela Bonini di http://www.e-manualmente.blogspot.it/
Paola Ponzano
Cinzia Corbetta di http://www.lagattasultettomilano.com/

Fonte:
http://www.marieclaire.it/Casa/A-Poggio-al-Leccio-Il-fienile-ristrutturato-di-Marco-Magni